Deliziosa in tutte le salse, è proprio il caso di dirlo, la senape è la regina degli abbinamenti culinari più raffinati e gustosi. Ma da dove arriva la senape? Si tratta di una pianta oppure esiste l’albero della senape? Scopriamo insieme alcune curiosità su come si coltiva la senape e quali salse di senape si producono con i differenti tipi di semi.
(Semi e salsa di senape gialla)
Da dove arriva la senape
La senape è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere. I caratteristici fiori di senape sono gialli e sono riuniti a grappoli, sono detti racemi. La pianta produce frutti in forma di siliqua, ossia uno scrigno cilindrico formato da due valve che una volta maturato libera i semi, aprendosi spontaneamente lungo la linea di sutura.
I semi di senape sono rotondi e di color giallo chiaro. La pianta è originaria dell’Asia ma cresce in tutta l’area del Mediterraneo, grazie al clima temperato.
Come viene coltivata la senape
La senape preferisce terreni argillosi e quasi calcarei, purché ben drenanti. Non richiede concimazione ma in alcuni casi può essere utile per la fertilizzazione ricorrere al compost.
La pianta inizia a crescere in primavera e ha il suo periodo di massima fioritura in estate, in concomitanza di queste stagioni è necessaria un’annaffiatura frequente.
Sapevate che si può coltivare la senape facilmente anche a casa? È un modo originale per decorare il giardino e garantirsi una riserva personale di questa spezia insostituibile, impiegata in cucina per svariate ricette e ovviamente per la preparazione della famosa salsa.
Ad ogni seme la sua salsa
Tra le specie più diffuse e più utilizzate possiamo citare la senape gialla o senape bianca (Sinapis alba) una pianta con foglioline dentate, fiori chiari e semi tondeggianti color giallo ocra. La pianta è originaria del bacino del Mediterraneo e cresce spontaneamente in Inghilterra e in America.
Da questa varietà si ottiene la senape più piccante. Il gusto tipico è dato dalla sinalbina contenuta nei semi, che conferisce la sensazione di calore, a volte bruciante, tipica degli alimenti piccanti.
L’origine della senape nera è probabilmente in Medio Oriente e fino alla fine della seconda guerra mondiale è stata alla base della preparazione di tutte le senapi.
Quindi è più piccante la senape bianca o la senape nera? La varietà scura si ricava dalla Brassica nigra e che può arrivare a 3 metri di altezza. Produce semi più piccoli e scuri che contengono sinagrina e conferiscono alla senape nera un sapore forte e pungente.
Infine dalla Brassica juncea detta anche senape cinese o indiana, che è una pianta più piccola di circa 120 centimetri, si ottiene la senape bruna, piccante e con una nota amara.
(Semi di senape neri)
La senape rossa
Detta anche Red Mustard o Red Giant, la senape rossa è una varietà orientale della famiglia delle Brassicacee (Brassica juncea rugosa) dal sapore particolarmente aromatico.
Ha un sapore piccante e deciso ed è caratterizzata da foglie di senape carnose di colore violaceo, che possono essere utilizzate per decorare piatti e nei mix di insalate.
La senape verde
Solitamente per la preparazione della senape si utilizzano esclusivamente i semi macinati. Nel caso della senape verde invece viene usata l’intera parte verde della pianta per ottenere una crema densa, dal gusto fresco di verdure e al contempo saporito del seme. Questa varietà è ottima per accompagnare carni, pesce e verdure, per farcire tramezzini, panini e canapés.
(Diverse varietà di semi e salse)
Non resta che provare tutti i colori della senape e tuffarsi in questo arcobaleno di gusti! Scopri le varietà di senape proposte da Develey e moltissime ricette con cui abbinarle.