Amanti del piccante? In questo articolo troverete peperoncino per i vostri denti! Sono davvero tante le varietà di peperoncino, molto diverse tra loro per grado di piccantezza, aroma e utilizzo. Sapevate ad esempio che esistono anche peperoncini non piccanti?
Scopriamo insieme tutte le differenze in base al colore e la provenienza. Quali tipi di peperoncino piccante sapreste elencare, oltre a quelli più noti come Habanero e Jalapeño oppure il nostrano peperoncino calabrese?
È più forte il peperoncino fresco o il peperoncino secco? In questo articolo vogliamo rispondere a questa ed altre curiosità!
Origini e storia del peperoncino
Il peperoncino ha origini antichissime, che risalgono a migliaia di anni fa. Era la sola spezia usata dagli indiani del Perù e del Messico. Fu introdotto in Europa da Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe nel 1493.
Il nome deriva da peperone, a sua volta scelto per la somiglianza nel gusto con il pepe, dal latino piper. In America era chiamato chilli o xilli e tale è rimasto sostanzialmente in spagnolo soprattutto in Messico e America Centrale (dove si gusta il delizioso chili di carne, scopri di più sul chili).
Ma si fa presto a dire peperoncino! Vediamo le principali differenze per cultivar e colore.
Il più famoso: il peperoncino rosso
Sicuramente se pensiamo ai peperoncini la prima immagine che ci viene in mente è quella di un bel cornetto rosso fuoco, che evoca già la sensazione di calore e gusto extra piccante!
(Peperoncini di colore rosso)
Le principali varietà si possono includere in quattro specie più conosciute:
- Capsicum annuum: è la coltivazione maggiormente diffusa e comprende i peperoni e il peperoncino generalmente usato in Italia come il peperoncino calabrese, ingrediente alla base di piccanti specialità come ‘nduja e soppressata. La varietà include poi il peperoncino di Cayenna molto allungato e da cui si ricava il pepe di Cayenna oltre al messicano Jalapeño, dalla forma conica e che si consuma preferibilmente “en escabeche” (in salamoia), oppure essiccato al sole e poi affumicato con legni particolari;
- Capsicum baccatum: ha piccantezza media e si coltiva prevalentemente in Bolivia e Perù, tra le varietà più caratteristiche il Cappello del vescovo (in Piemonte chiamato anche Disco volante) per la forma a campana;
- Capsicum chinense: comprende alcune delle varietà di peperoncini più piccanti del mondo come gli Habanero, il cui nome deriva da L’Havana di Cuba, città da cui si ritiene provenga, il Carolina Reaper caratterizzato da una punta che ricorda la coda di uno scorpione oppure gli Scotch Bonnet dalla forma tondeggiante e coltivati nelle isole caraibiche;
- Capsicum frutescens: la varietà più famosa di questa specie è il tabasco, da cui si produce la nota salsa grazie all’abbondanza di succo presente nel frutto, a questo si affianca il Piri Piri o Bird’s eye, altro peperoncino super piccante tanto da essere soprannominato anche diavolo africano;
- Capsicum pubescens: varietà che include il sudamericano Rocoto, tipica del Perù e della Bolivia, un peperoncino dalla forma e dimensioni molto simili a quelle di una piccola mela, dall’elevata piccantezza, semi scuri (tra il marrone e il nero).
Il peperoncino giallo, l’oro in tavola
Non solo cinquanta sfumature di rosso. Esistono anche varietà di peperoncini gialli, come ad esempio il Trinidad Moruga Scorpion Yellow (una delle varietà di peperoncino più piccante del mondo). La pianta molto produttiva regala tipici frutti di colore giallo a maturazione avvenuta. Il sapore, per i temerari che osano assaggiarlo, è di frutta esotica e si sente uno straordinario profumo di agrumi.
(Peperoncini di colore giallo)
Un’altra varietà color oro è il Jamaican Hot Yellow dalla caratteristica forma circolare schiacciata e che in Jamaica è molto usato per la produzione di salse piccanti.
In Perù invece è diffuso l’Hot Lemon e il colore del giardino illuminato da tutti i peperoncini gialli immersi nel verde è indescrivibile. Come dice il nome è di color giallo limone e si abbina bene a piatti di carne bianca o pesce.
In Messico si coltiva il peperoncino piccante paprika giallo dalla forma allungata e sapore delicato ma piccante. Dopo la raccolta e l’essiccazione si ottiene una spezia aromatica ideale per la preparazione della paprika.
Esiste poi una varietà di habanero detta Habanero yellow o lemon. Ha forma di lanterna e aroma inconfondibile che ricorda la frutta e in particolare il profumo di albicocca.
Peperoncino verde: speranza che non sia piccante?
Per prima cosa c’è da dire che in alcuni casi il peperoncino verde e quello rosso fanno parte della stessa cultivar e che il colore corrisponde al diverso grado di maturazione: mentre quelli rossi hanno già raggiunto lo stadio ideale, i peperoncini verdi sono meno maturi.
(Peperoncini di colore verde)
Non sempre è così. Esistono varietà che si consumano quando hanno ancora un bel colore verde speranza. A livello di prodotti nostrani è il caso del friggitello napoletano, dalla forma affusolata e l’estremità appuntita. È un peperoncino verde dolce, prelibato e dall’aroma intenso, famoso per essere mangiato fritto in padella, da cui ha origine il nome.
Non vi illudete però: non tutti i peperoncini verdi sono dolci. Esistono anche varietà di peperoncini verdi piccanti come lo Jalapeño, di cui esiste anche una versione verde e dalla quale si ricava una salsa resa ancora più piccante dall’aggiunta di zenzero.
Peperoncino nero, the dark side of pepper
Tra tutti questi colori viene spontaneo chiedersi: esiste anche un peperoncino nero? Ebbene si! Non ci facciamo mancare proprio niente.
Più che total black potremmo forse definirlo nero-violaceo. Stiamo parlando infatti del peperoncino violetto fuoco nero, con frutti molto piccoli, conosciuti come Diamantini perché incantevoli da vedere, per i contrasti di colori. Simile l’Hungarian black dal buon sapore speziato e tradizionalmente usato per insaporire il gulasch ungherese oppure il Black Knight dalla bacca allungata.
Nonostante il colore così scuro questi peperoncini sono di solito poco piccanti.
C’è poi un presidio Slow Food, il peperoncino nero di Pirot che cresce da secoli nei villaggi lungo il fiume Nisava, tra Serbia e Bulgaria. È di piccole dimensioni e di forma triangolare, quasi sempre essiccato, è usato principalmente come spezia, intero o macinato.
Infine ricordiamo l’Habanero nero o Habanero chocolate. Il nome deriva dal colore intenso, purtroppo non ha il sapore di cioccolato come si potrebbe pensare ma un retrogusto di frutti tropicali.
Altri colori?
Tra le 50 sfumature di peperoncino esistono anche i peperoncini viola, tra cui il Purple Tiger, screziato di viola. C’è poi lo Yaki Blue Fawn, una varietà ibrida dalla caratteristica colorazione e la piccantezza elevata. E se esiste il peperoncino nero… ci vuole anche un peperoncino bianco. Come l’Habanero White Bullet, un piccolo proiettile dal gusto esplosivo e piccantissimo!
(50 sfumature di piccante)
Per chi vuole proprio esagerare il Bolivian Rainbow. Questi peperoncini arcobaleno sono di tutti i colori: dal giallo al viola e dal rosso al bianco. Un vero spettacolo per gli occhi!
Infine un avvertimento: non basta guardare un peperoncino per giudicarne il grado di piccantezza. Un peperoncino che all’apparenza può sembrare innocuo si può rivelare piccantissimo e, viceversa, una varietà color rosso fuoco può invece avere un gusto delicato (pensiamo al peperone dolce ad esempio).
Se i peperoncini sono la tua passione allora gusta le salse piccanti Develey, la salsa messicana e la salsa chili sapranno salsarti la vita in modo piccante!