LA PASSIONE, IL TRASPORTO, LA VIVACITA’: ECCO UN COLORE CHE MUOVE EMOZIONI FORTI, ANCHE A TAVOLA.
Con il rosso non si scherza: o è bianco o è nero, nessuna scala di grigi.
Perdonate il gioco di parole, ma nasconde una grande verità; così come il rosso è indice di personalità ben definite e di scelte precise, così a tavola questa tonalità esclude le mezze misure. O fa innamorare, o fa allontanare.
ROSSO CHE DIVIDE
Pensiamoci un attimo: dalla carne al sangue (o addirittura cruda) al peperone, dal lampone al peperoncino, dall’aragosta ai sughi, difficilmente diamo un 6 politico a uno di questi alimenti. O ne siamo ghiotti, o li teniamo alla larga. E non è un modo di dire: a livello psicologico il rosso, mentre in alcuni individui ha una forza stimolante che può sviluppare appetito e voracità, in altri accende le aree cerebrali del pericolo, dell’ansia e dell’attenzione, trasmettendo sensazioni contrastanti – fino al totale rifiuto. Un campanello d’allarme dovuto anche alla presenza di molto “rosso” nelle liste dei cibi più a rischio allergia: pensiamo ad esempio a pomodori, gamberi, fragole, ciliege.
ROSSO VIVO, VIVA IL ROSSO!
Certo che se il rosso piace… piace! Questo colore è capace di mettere in moto non solo l’appetito: per le ghiandole surrenali, il sistema nervoso, il sistema linfatico, la circolazione e l’apparato digerente (soprattutto l’ultimo tratto dell’intestino) i cibi rossi sono un vero toccasana.
È una cromia amica delle abbuffate, spesso porta a perdere il senso della misura – soprattutto se ad accompagnare i cibi ci sono anche dei vini rossi.
D’altra parte è il colore del peccato e della sensualità: cosa aspettarsi di diverso?