IL MARRONE E’ IL COLORE DELLE NOSTRE RADICI, SUSCITA IN NOI EMOZIONI FORTI. ANCHE IN CUCINA.
La terra, il legno, il manto e le pelli di numerosi animali; stiamo parlando di uno dei colori primordiali, che ha accompagnato per secoli l’uomo nella sua evoluzione. Normale che questa idea di solidità fisica e corporea sia penetrata nel nostro DNA, influenzandone la percezione. Vediamo nello specifico dove ci ha portato questo cammino.
L’ISTINTO E’ MARRONE
Non è uno scherzo: noti studi su psiche e cromie hanno rilevato come l’ancestralità di alcuni piaceri come sesso, cibo e caccia siano strettamente connessi al colore marrone. Solitamente accompagnati da un carattere pragmatico, sicuro di sé, a volte scontroso al limite del burbero. L’identikit dell’uomo delle caverne, in sostanza. Ma che sa anche essere sensuale, emotivo e terribilmente egocentrico. Che peperino.
HUNGRY BROWN
Dulcis in fundo, il marrone è il colore della gola – gola intesa come peccato, ovviamente. Pensiamoci bene: le carni cotte, il cioccolato, il caffè, la frutta secca sono tutti elementi da odi et amo, spesso o ne andiamo pazzi o proprio non li sopportiamo. È il colore dell’acquolina in bocca, del fondo barattolo spazzolato con il dito – o del bordo ripulito a colpi di linguetta. Quel gusto un po’ dirty che ci fa godere e sentire in colpa allo stesso tempo.
Non ci credete? La prossima volta che avrete un pochetto di salsa BBQ nel vostro piatto proprio lì, a portata di scarpetta, penserete a questo articolo. Scommettiamo?